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al testo proposto da Alfredo Rienzi
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STAGIONE DELLE SOSTE
II.
Il mio corpo si libra sopra di me leggero come l’anima pietra che mi rotola dietro sorgente che mi attende; addio, o pesante essenza, o marmo umano, e che venga l’effimero passeggero, il suo fiume e il suo volto, il vento e i suoi figli, che vengano le ali ricolme di nuvole.
da Libro delle metamorfosi e della migrazione nelle regioni del giorno e della notte, Mondatori, 2004, p. 108. Traduzione di Fawzi Al Delmi |
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